La Piccola Galleria

L’abbinamento fra le superfici in bianco lustrato e le elaborate dorature è entrato a far parte del patrimonio intellettuale storico austriaco come "stile Maria Teresa". Questo approccio decorativo si sviluppò a partire dalla metà degli anni Settanta del Settecento e trovò la sua massima espressione nella decorazione dei saloni delle feste del Castello di Schönbrunn.

La tecnica del bianco lustrato utilizzata per i pannelli delle pareti crea l'impressione di una superficie levigata come il marmo. Questa rifinitura d’alto pregio delle superfici fu ricostruita nel corso dell’intervento di restauro del 1999/2000. La base è costituita da un fondo di gesso a vari strati, che viene in seguito levigato fino a renderlo completamente liscio. Quindi si applica un pigmento bianco (bianco di zinco), che viene lucidato a specchio a mano con pietre di agata: un procedimento che richiede molta abilità e pazienza.

Un elemento essenziale del decoro della Piccola Galleria, contemporaneo al rifacimento della Grande Galleria intorno al 1760, è l'affresco sulla volta di Gregorio Guglielmi. A livello tematico, riprende il programma iconografico degli affreschi della volta della Grande Galleria. Rappresenta la trasposizione pittorica della rivendicazione asburgica del titolo di regnante. Aeternitas porge la sovranità alla Casa d'Austria. Vi ritroviamo l’allusione sia alle origini romane dell'idea d’impero che al Medioevo, a riprova delle vetuste origini. La vicenda culmina nella coppia regnante che assicura la continuità della dinastia Asburgo-Lorena. Alludono al motto di Maria Teresa, "Con giustizia e clemenza", le allegorie di Justitia e Clementia.

I due busti sui lati brevi della sala raffigurano le due figlie di Maria Teresa che divennero regine convolando a nozze: Maria Carolina, regina di Napoli e Sicilia, a destra, e Maria Antonietta, regina di Francia, a sinistra.