Il dipinto "Pernici davanti a Schönbrunn" di Johann Georg Hamilton, datato 1732, è un’importante fonte iconografica. Raffigura sullo sfondo il casino di caccia costruito da Fischer, con la scalinata aggettante all’aperto e il tetto piano orlato di statue, mentre in primo piano si vedono le pernici. Il dipinto non è soltanto una scena di caccia: la raffigurazione simbolica dei singoli elementi rappresenta l’apoteosi del buon governo dell’imperatore, che apporta benessere e ricchezza allo Stato e al popolo. Il castello è il simbolo della reggenza, le pernici in primo piano personificano la fecondità, il campo di grano raffigura l’abbondanza e lo scheletro dell’albero da cui spunta un rametto verde è il simbolo della nuova vita.
Presumibilmente l’artista scelse Schönbrunn come sfondo del dipinto per evidenziare la futura importanza che quel luogo avrebbe assunto. Appena pochi anni dopo, quella raffigurazione simbolica divenne realtà, quando Maria Teresa fece ampliare l’ex casino di caccia trasformandolo nella sua residenza estiva.
Nell'inverno del 1742/43 ebbero inizio i primi lavori di rifacimento dell’ex castello di caccia, che culminarono in seguito in un progetto d’ampio respiro di trasformazione per farne una residenza di rappresentanza, che a partire dal 1745 divenne la residenza estiva della corte. Accompagnati da vicende alterne e dal desiderio costante della committente della fabbrica, Maria Teresa, di apportare delle modifiche, i lavori erano destinati a durare fino agli anni Sessanta del Settecento. Come ultimo grande progetto nel decennio successivo del secolo, dopo il 1770, l’imperatrice intraprese la trasformazione del giardino.
La prima fase dei lavori, dal 1743 al 1749, avvenne già con la cooperazione di Nikolaus Pacassi, che grazie al suo talento soprattutto pratico fu promosso primo architetto, per esser poi nominato nel 1749 architetto di corte.
Dapprima fu avviata la costruzione dell’appartamento imperiale nell'ala di levante con le sale delle udienze e le camere private di Maria Teresa e Francesco Stefano, che poterono abitarvi già a partire dal 1746. L’incoronazione di Francesco Stefano di Lorena come imperatore del Sacro Romano impero della Nazione germanica, nell’ottobre del 1745 a Francoforte, diede probabilmente un impulso ulteriore per rendere ancora più rappresentativo il palazzo di Schönbrunn, divenuto ormai residenza imperiale estiva.
Un anno prima, nel 1745, si era svolta la cerimonia di consacrazione della cappella del castello restaurata, che tuttavia conservava la struttura e l’articolazione spaziale voluta da Fischer von Erlach. Durante i lavori di rifacimento dell'ala orientale furono creati anche i due cortili interni e fu costruita la cosiddetta scala della cappella, che consentiva di accedere da questo lato al piano nobile e agli appartamenti imperiali.
I lavori seguenti, nel 1746, compresero la demolizione della scalinata centrale all'aperto di Fischer von Erlach sul lato del cortile d'onore, per creare al piano terra del risalto centrale un ampio passaggio carrabile coperto e al piano nobile sovrastante la Piccola e la Grande Galleria. Contemporaneamente fu edificato lo Scalone azzurro nell'ala di ponente che doveva fungere da accesso di rappresentanza al piano nobile, senza però distrugger l'articolazione delle pareti della sala da pranzo già creata da Fischer von Erlach, con il soffitto affrescato daSebastiano Ricci nel 1702/03.
Poiché la famiglia imperiale si era fatta più numerosa, già nel 1748 nell'ala di levante si rese necessario un nuovo intervento edile, con l’inserimento di un ammezzato fra il piano nobile e il piano superiore, destinato ad alloggiare i figli dell'imperatrice e la loro corte.
Le due gallerie nel risalto centrale del castello offrivano spazio per i grandi ricevimenti, mentre la Piccola Galleria era adibita a salone per le feste di famiglia in cerchia più intima. Mancavano ancora in questo primo rifacimento la ricca decorazione di stucchi e gli affreschi sul soffitto nei due saloni delle feste. In occasioni private alla Grande Galleria si poteva accedere anche direttamente dal nuovo scalone del cortile d'onore, attraversando le passatoie arcuate. Nelle occasioni ufficiali, come voleva la tradizione del "fare anticamera”, i visitatori dovevano invece seguire l'intero percorso che dallo Scalone azzurro portava alle sale delle udienze dell'imperatore e consorte nell’ala di levante, secondo i dettami del cerimoniale di corte.
Fra gli ulteriori rifacimenti di quell'epoca si annoverano anche le arcate di collegamento lungo il cortile d'onore con le ali laterali, definite "ali dei cavalieri", nelle quali alloggiava il personale di corte di rango superiore. Attigui ad esse furono costruiti ampi fabbricati di servizio in direzione di Meidling (fra l'altro l'Orangerie) e di Hietzing. Questi fabbricati si erano resi urgentemente necessari, poiché, essendo il castello la residenza della famiglia imperiale, vi abitava anche l’intera corte, il che comportava il necessario approvvigionamento. Dopo tutto Schönbrunn doveva dare vitto e alloggio ad oltre 1000 persone.
Per esplicito desiderio di Maria Teresa, nell’ala nord del cortile fu costruito anche un teatro di corte, inaugurato solennemente nel 1747. Nel ruolo di cantanti ed attori vi si esibirono fra gli altri anche i numerosi figli dell'imperatrice, mentre Maria Teresa sin da giovane spiccava per il suo talento canoro.